sabato 16 gennaio 2010


In questo romanzo scritto da Johann Wolfang Goethe
allìetà di sessant'anni nel 1809, il grande scrittore tedesco
affronta il tema della coppia e del matrimonio,
del vincolo contratto con piena adesione morale che non riesce però
a sfuggire a una natura che impone
le sue leggi indifferenti sia al cuore umano sia alle reazioni
tra gli elementi chimici.
Da una parte nasce il bisogno di "essere",
cosi violento nella passione che sgorga improvvisa e perentoria,
dall'altra l'inclinazione di voler "scegliere"
per sentirsi uomini liberi.
"
Come ogni cosa ha un rapporto con se stessa, cosi deve avere pure un rapporto con le altre.
Ed esso sarà differente a seconda delle differenze degli esseri.
Ora si accosteranno da amici e conoscenti che s'incontrano senza problemi,
senza mutare nulla l'uno dell'altro, come quando si mischiano vino ed acqua.
Altre invece resteranno estranee una all'altra e non si fonderanno
neppure dopo rimescolii e sfregamenti meccanici ;
come olio e acqua che, scossi insieme, tornano a separarsi all'istante....."
Ecco, io penso che sia qui la spiegazione delle affinità elettive, "chicche" mosse dal caso che si presentano nella vita cosi ,fortuitamente, mentre in fondo erano già predestinate e pronte per annodarsi, rispondersi.
Anche se non potranno farlo nella realtà, o a costo di sofferenze come nel romanzo scritto in un altro secolo, ma comunque attuale.
O forse anche no..............adesso per alcuni può essere anche affrontato
come una normalità.

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