venerdì 29 gennaio 2010

Amica mia, questa sera mi sembra
che, attraverso mondi innominabili
dove già siamo vissuti, abbiamo lasciato
il ricordo della nostra unione, Tu ed Io.
Quando leggo antiche leggende,ispirate
da passioni spente, oggi, mi sembra che una volta
eravamo una sola persona, Tu ed Io.
e che la memoria ritorni a quel tempo...............

Immagino che il mattino, che trasfigurava la

terra in secoli annullati, abbia introdotto

ancora qualche ragione nel tuo cuore, come nel mio,.

Perchè il nostro cuore rimane eternamente giovane

nella vecchiaia delle ere, e l'universo intero

diventa così testimone del nostro amore.

Tagore

giovedì 28 gennaio 2010



Ogni istante ch'io non voto a un piacere
E' perso, e non bado che sia un piacere dato ;
Perchè il sogno d'un piacere
Nel piacere non è un sogno.

Ferdinando Pessoa

Vedendo i tuoi piedi nudi e fragili
penso che i fiori siano le orme
dei passi dell'estate.

I tuoi tracciano leggermente sulla sabbia
la storia delle loro avventure,
una storia che, passando, la brezza cancella.

Vieni, fai scivolare sul mio cuore
questi teneri piedi !

Lascia un'impronta duratura sulla via
del paese dei miei sogni.

Tagore

mercoledì 27 gennaio 2010

Quando dormi e affacciato alla tua anima
io ascolto, con l'orecchio
sopra il tuo petto,
calmo il tuo cuore,credo di sorprendere
nel suo profondo palpito il segreto
che è nel centro del
mondo.

Allora mi sembra che legioni di angeli
su cavalli celesti
vengano di lontano
- come i Re Magi al
presepio senza fine del nostro amore -, vengano
grazie a te, di lontano,
a recarmi, nel tuo
sonno, il segreto del
centro del cielo.

Jimenez

NOSTALGIA
Palpita lento l'oceano del cuore
in una calma che diresti eterna,
sotto un cielo d'oblio e consolazione
in cui rifulge il dorso di una stella.
Mi sembra d'esser dentro
l'immensa grotta magica
dalla quale, adornata per il mondo,
è appena uscita primavera.
Quale pace, che gioia solitaria
nella profonda assenza ch'ella lascia,
in questo grato interno della verde
festa che fuori ride !

ASSENZA D'UN GIORNO
Sognare, ora , è vederti
e invece di sognare
sarà guardare, il vivere,
la tua luce, per sempre.
La tua luce ! Nè sogno
nè illusione, ma amore.
E' più facile, è meglio
che l'illusione e il sogno.
Muoia la fantasia !
Toccare, assaporare,
odorare, vedere,
udire....illuminare
il tuo vero col mio ;
poichè m'hai reso, col
tuo nascosto fluire,
innanzi al tuo sorridere
simile a un visionario.
Che chiari campi bagni,
fiume, oggi, nel tuo corso !
Adesso si che vado
per le eterne pianure !
Jimenez

martedì 26 gennaio 2010


Adesso che tu dormi
posso, solo, adorarti,
senza che la mia fede sia da te corrisposta.
E' bello dare intero
sè, senza ricompensa,
La vita si fa immensa,
questo è l'amore vero.
.......Dormi, mentr'io, in un'estasi,
ti adoro; mentre seguo
pensandolo, con te,
il tuo sogno che sale
fino agli ultimi confini
dei cieli aperti a quelli
che, desti, son degni
di abitarne i giardini.
Ah, veder la bellezza
che copia l'infinito;
candore benedetto
della tua assenza pura !
Seguire strenuamente
la realtà negletta
in cui è la più alta
vita della tua mente.
Come se fossi morta,
nella tua vita calma
ti adoro, presa l'anima
mia tra due primavere..........
Dormi, mentre sprofondo nel tuo amore, ch'è sordo,
cieco, muto al mio chiedere,
quasi tu fossi Dio................
Jimenez

ODE AL GIORNO FELICE
Questa volta lasciate che sia felice,
non è successo nulla a nessuno,
non sono da nessuna parte,
succede solo che sono felice
fino all'ultimo profondo angolino del cuore.
Camminando, dormendo o scrivendo,
che posso farci, sono felice,
sono più sterminato dell'erba nelle praterie,
sento la pelle come un albero raggrinzito,
e l'acqua sotto, gli uccelli in cima,
il mare come un anello intorno alla mia vita,
fatta di pane e pietra la terra
l'aria canta come una chitarra.
Tu al mio fianco sulla sabbia, sei sabbia
Tu canti e sei canto.
Il mondo è oggi la mia anima
canto e sabbia, il mondo oggi è la tua bocca,
lasciatemi sulla tua bocca e sulla sabbia
essere felice,
essere felice perchè sì,
perchè respiro e perchè respiri,
essere felice perchè tocco il tuo ginocchio
ed è come se toccassi la pelle azzurra del cielo
e la sua freschezza.
Oggi, lasciate che sia felice, io e basta,
con o senza tutti, essere felice con l'erba
e la sabbia
essere felice con l'aria e la terra,
essere felice con te, con la tua bocca,
ESSERE FELICE
Pablo Neruda

domenica 24 gennaio 2010

CANTO DI PRIMAVERA

Sei sempre solo al di là delle onde del mio canto,
Il fluire delle mie arie ti bagna i piedi,
ma io non sò come raggiungerti.

E' il gioco della musica lontana, quello che gioco con te.

E' la pena della separazione
che si fa melodia : canta nel mio flauto.
Attendo l'ora in cui la tua barca
attraverserà le onde, fino alla mia riva,
quando tu prenderai le mie mani fra le tue

TAGORE

sabato 23 gennaio 2010


Bimba bruna e agile, il sole che fa la frutta,
quello che rassoda il grano, quello che piega le alghe,
ha fatto il tuo corpo allegro, i tuoi occhi luminosi
e la tua bocca che ha il sorriso dell'acqua.

Un sole nero e ansioso ti si arrotola nei fili
della tua capigliatura, quando stendi le braccia.
Tu giochi col sole come con un ruscello
e lui ti lascia negli occhi due pozze oscure.

Bimba bruna e agile, nulla mi avvicina a te.
Tutto da te mi allontana,come dal mezzogiorno.
Sei la delirante gioventù dell'ape,
l'ebbrezza dell'0nda, la forza della spiga.

Il mio cuore cupo ti cerca, tuttavia,
e amo il tuo corpo allegro, la tua voce sciolta e sottile.

Farfalla bruna dolce e definitiva
come il campo di frumento e il sole,
il papavero
e l'acqua.

Pablo Neruda

commento :

tre elementi : il sole , il papavero e l'acqua
che racchiudono vitalità, luce, ebbrezza
che si contrappongono a quel cuore cupo
che cerca la luce in un corpo allegro, in una voce sottile.

Poi immagine di dolcezza e nello stesso tempo di fermezza
della farfalla,
di un campo di frumento che rappresenta la sicurezza
del raccolto,
il papavero che è carico di colore di fuoco
e l'acqua che silenziosa scorre serena nel suo corso.
Giochi ogni giorno con la luce dell'universo,
Sottile visitatrice, giungi nel fiore e nell'acqua,
Sei più di questa bianca testina che stringo
come un grappolo tra le mie mani ogni giorno.

A nessuno rassomigli da che ti amo.
Lasciami stenderti tra ghirlande gialle.
Chi scrive il tuo nome a lettere di fumo tra
le stelle del sud ?
Ah lascia che ti ricordi come eri allora,
quando ancora non esistevi.................

Ma tu sei qui. Tu non fuggi.

Voglio fare con te
ciò che la primavera fa con i ciliegi.

Pablo Neruda


commento : la primavera risveglia i ciliegi, li fa rifiorire,
dà loro la vita dopo un lungo sonno:
la primavera è la speranza , invisibile, ma
attenta, puntuale,
è un mistero, ma esiste e quando si spalanca
tutto rivive e sorride alla vita.
Il vaso dove muore questa verbena
con un semplice tocco di ventaglio è stato incrinato;
Il colpo deve averlo sfiorato appena,
non v'è stato alcun rumore.

Ma la leggera incrinatura,
consumando il cristallo giorno per giorno,
con un segno invisibile e deciso
ne ha fatto lentamente il giro.

La sua acqua fresca se ne è uscita goccia a goccia,
il succo dei fiori si è consumato.
Nessuno ora ha dubbi :
non toccatelo, è rotto.

Spesso, così, anche la mano che si ama,
sfiorando il cuore, lo incrina;
Poi ,il cuore si spezza da solo
il fiore del suo amore muore.

Sempre intatto agli occhi del mondo,
sente aumentare e piangere sommessamente
la sua ferita sottile e profonda:
è spezzato, non toccatelo.

SULLY PRUDHOMME

potrei definire quest versi : il canto della fragilità,
fragilità delle cose,
fragilità dell'essere umano,
della vita,
basta semplicemente sfiorare uno di questi eelementi
in modo sbagliato e tutto
può cambiare
Lentamente, qualcosa s'infrange, poi si spezza,
con dolore,
e allora meglio non toccare

n'y touchez pas : il est brisé

venerdì 22 gennaio 2010


VENTO D'AMORE
Per la cima dell'albero andrò
e ti cercherò.
Per la cima dell'albero ho da ire,
per la cima dell'albero hai da venire,
per la cima dell'albero verde
dove tutto e nulla si perde.
Per la cima dell'albero andrò
e ti troverò.
Per la cima dell'albero si va
alla ventura che non vi sta,
per la cima dell'albero si viene
dalla gioia che già si tiene.
Per la cima dell'albero andrò
e ti prenderò.
Il vento la cambia di colore
come l'affano cambia l'amore,
e alla luce di vento e affanno
foglie e amore vengono e vanno.
Per la cima dell'albero andrò
e ti perderò
Juan Ramon Jimenez

domenica 17 gennaio 2010

PASSIONI DI CARTA

Giovinezza vissuta fra le macchine da stampa :
magia della carta, passioni di carta,
la gioia di veder uscire dalla macchina un foglio di carta
stampato con ancora il profumo d'inchiostro
un foglio che diventa tuo man mano che lo controlli, lo correggi
è come diventasse una tua creatura
e devi usare attenzione, nessun refuso è permesso
una volta in macchina è come se si preparasse una nascita,
l'uscita alla luce di un'idea, di uno scritto, di un disegno
esaltante !
perchè sai che quel foglio andrà sotto agli occhi di molti,
trasmetterà un "qualcosa"
lavoro silente , ma pieno di vita e tutto questo mi ha
sicuramente arricchito anche se oggi ,troppo spesso,
abbandono la carta per metterti davanti a un pc !
tutta un'altra cosa, ma comunque sempre qualcosa che crei
scrivendo e che trasmetti agli altri, perchè gli altri lo
leggano o anche solo per regalarti dei momenti creativi in cui
pensi e scrivi immediatamente e i pensieri arrivano ancora
freschi !
Passioni di carta , profumo dei fogli di stampa,
gioia di comunicare.
Ricordi di giovinezza che vivranno sempre in me.

sabato 16 gennaio 2010


In questo romanzo scritto da Johann Wolfang Goethe
allìetà di sessant'anni nel 1809, il grande scrittore tedesco
affronta il tema della coppia e del matrimonio,
del vincolo contratto con piena adesione morale che non riesce però
a sfuggire a una natura che impone
le sue leggi indifferenti sia al cuore umano sia alle reazioni
tra gli elementi chimici.
Da una parte nasce il bisogno di "essere",
cosi violento nella passione che sgorga improvvisa e perentoria,
dall'altra l'inclinazione di voler "scegliere"
per sentirsi uomini liberi.
"
Come ogni cosa ha un rapporto con se stessa, cosi deve avere pure un rapporto con le altre.
Ed esso sarà differente a seconda delle differenze degli esseri.
Ora si accosteranno da amici e conoscenti che s'incontrano senza problemi,
senza mutare nulla l'uno dell'altro, come quando si mischiano vino ed acqua.
Altre invece resteranno estranee una all'altra e non si fonderanno
neppure dopo rimescolii e sfregamenti meccanici ;
come olio e acqua che, scossi insieme, tornano a separarsi all'istante....."
Ecco, io penso che sia qui la spiegazione delle affinità elettive, "chicche" mosse dal caso che si presentano nella vita cosi ,fortuitamente, mentre in fondo erano già predestinate e pronte per annodarsi, rispondersi.
Anche se non potranno farlo nella realtà, o a costo di sofferenze come nel romanzo scritto in un altro secolo, ma comunque attuale.
O forse anche no..............adesso per alcuni può essere anche affrontato
come una normalità.

Il mio cuore, uccello del deserto, ha trovato
il suo cielo nei tuoi occhi.
Essi sono la culla del mattino, essi sono
il regno delle stelle.
I miei canti si perdono nella loro profondità.
Lascia chei io spazi in quel cielo,
nella sua solitaria immensità.
Lascia che io squarci le sue nuvole
e stenda le ali al suo sole.

TAGORE

venerdì 15 gennaio 2010


Non sò da qual tempo lontano
ti sei avvicinato a me,
Il sole e le stelle non possoo
tenerti nascosto per sempre.
Quante volte, di sera e di mattina,
si sono uditi i tuoi passi
e il tuo messo è entrato nel mio cuore
e m'ha chiamato in segreto.
Non sò perchè oggi la mia vita
è tutta in agitazione
e un senso di trepida gioia
attraversa il mio cuore.
E' come se fosse venuto
il tempo di finire il mio lavoro,
sento tenue nell'aria il profumo

della tua dolce presenza.

FOTO DEL GIORNO
Quanto triste appare un'esistenza da cui è stata recisa l'impronta della rivelazione del bambino nascosto: una vita buia e senza gioia !
dal libro " Il bambino nascosto dentro di noi "
Peter Schellenbaum

giovedì 14 gennaio 2010


.....In quest labile presente l'amore è come un foglio di carta,

inconsistente, prende fuoco facilmente e in fretta si consuma,

si dissolve con l' acqua, si ingiallisce col sole.

Ma scrivici sopra delle parole, quelle giuste, e saranno più forti

di uno tsunami. Almeno per te e per chi speri ti legga.

Così , in questa inesorabile immanenza, scorrono le nostre vite,

bisognose di storie e bisognose di sentirsi vive,

acome le passioni, anche se di carta.

domenica 10 gennaio 2010


La finestra del mio cuore stamane s'è splancata d'improvviso sul tuo.
Mi sono stupito vedendo che il nome
con cui mi conosci è scritto sulle foglie
e sui fiori, e ho atteso, silenzioso.
Per un istante si sollevò il velo
tra i miei e i tuoi canti.
Ho scoperto che la luce del tuo mattino
era piena dei miei canti inespressi,
non ancora formulati ; per questo ho pensato
di poterli apprendere meglio ai tuoi piedi,
e ho atteso, silenzioso.
TAGORE

sabato 9 gennaio 2010

Folon Fà in modo che
verso il bersaglio
la freccia
voli invisibile,
e con il suo incantesimo
apra di netto
il cuore dell'uomo.
Lascia così che voli
verso di lui
e apra il suo cuore
con la magia

canto dei Sioux

mercoledì 6 gennaio 2010


Dal romanzo " L'eleganza del riccio", ultimo passaggio :
..........stasera, ripensandoci, con il cuore e lo stomaco in subbuglio
mi dico che forse in fondo la vita è cosi : molta disperazione, ma
anche qualche istante di bellezza dove il tempo non è più lo stesso.
E' come se le note musicali creassero una specie di parentesi temporale,
una sospensione, un altrove in questo luogo, un sempre nel mai.
Sì è proprio così, un sempre nel mai.


HERMAN HESSE "Noi anime-bolle-di-vento- e- sapone"

Che il bello e l'incantevole
siano solo un soffio e un brivido,
che il magnifico entusiasmante
amabile non duri :
nube, fiore, bolla di sapone,
fuoco d'artificio e riso di bambino,
sguardo di donna nel vetro di uno specchio,
e tante altre fantastiche cose,
che esse appena scoperte svaniscano,
solo il tempo di un momento
solo un aroma, un respiro di vento,
ahime lo sappiamo con tristezza.
E ciò che dura e resta fisso
non ci è così intimamente caro :
pietra preziosa con gelido fuoco,
barra d'oro di pesante splendore,
le stelle stesse, innumerabili,
se ne stanno lontane e straniere, non somigliano
a noi ? effimeri,
non raggiungono il fondo dell'anima.
No, il bello più profondo e degno dell'amore
pare incline a corrompersi,,
è sempre vicino a morire,
e la cosa più bella, le note musicali,
che nel nascere già fuggono e trascorrono,
sono solo soffi,correnti, fughe
circondate d'aliti sommessi di tristezza
perchè nemmeno quanto dura un battito del cuore
si lasciano costringere, tenere;
nota dopo nota, appena battuta
già svanisce e se ne va.
Così il nostro cuore è consacrato
con fraterna fedeltà a tutto ciò che fugge
e scorre, alla vita,
non a ciò che è saldo e capace di durare.
Presto ci stanca ciò che permane,
rocce di un mondo di stelle e gioielli,
noi anime- bolle- di vento- e - sapone
sospinte in eterno mutare.
Spose di un tempo, senza durata,
per cui la rugiada su un petalo di rosa,
per cui un battito d'ali d'uccello
il morire di un gioco di nuvole,
scintillio di neve, arcobaleno,
farfalla, già volati via per cui lo squillare di una
risata, che nel passare ci sfiora appena,
può voler dire festa o portare dolore.
Amiamo ciò che ci somiglia,
e comprendiamo
ciò che il vento ha scritto sulla sabbia.


.............da meditare

martedì 5 gennaio 2010


LE ORE DELLA DONNA
Gallerie di Palazzo Leone Montanari Vicenza
un viaggio nell'antico universo femminile,
una mostra di ceramiche greche attraverso le quali
è possibile comprendere la vita "in rosa" di quell'età.
Ne esce un ritratto della donna greca filtrato dallo sguardo
dell'uomo, committente e decoratore.
La donna è ritratta nei suoi momenti pubblici principali,
ossia quelli del matrimonio e della morte, e nei suoi spazi
assolutamente privati, colti nella vita di tutti i giorni,
come moglie e madre.
Quando mi passò accanto velocemente,
l'orlo della sua veste mi sfiorò.
Dall'isola sconosciuta d'un cuore
venne improvviso un respiro caldo di primavera.
Fu un tocco fugace che svanì
in un momento come il petalo d'un fiore reciso
trasportato dall'aria.
Ma si fermò sul mio cuore come un sospiro
del suo corpo, come un sussurro dell'anima.

Cosa spinge fuori dall'alveare

queste api, seguaci d'invisibili orme ?

Che gemito si nasconde nelle loro ali frementi ?

Come possono ascoltare la musica

che dorme nell'anima del fiore ?

Come possono trovare la via della cella

dov'è raccolto il miele,

in timido silenzio ?

TAGORE

lunedì 4 gennaio 2010


" Un viaggio è una lavatrice. E da quella centrifuga esco diverso ;




è inevitabile.




Quando torno nelle mie cose, nel mio quotidiano, almeno per un pò vedo




tutto con occhi nuovi, più puliti, più sereni."




Giuliano Cremasco


Mostra fotografica a Vicenza "Colori dal mondo"







Nella gioia del volo l'uccello,
qui e là. nel vuoto,
va scrivendo parole
senza alfabeto.
Quando la mente vola
si risveglia la mia voce,
la penna descrive la gioia delle ali.
TAGORE
Tutti abbiamo le ali,
gli uccelli,
i voli,
i sogni,
noi,
Tutti possiamo volare
per trovare la gioia del silenzio,
della pace,
del poter raggiungere
l'irraggiungibile
Maria

domenica 3 gennaio 2010


Amore, che importa
che il tempo,
lo stesso che innalzò come due fiamme
o spighe parallele
il mio corpo e la tua dolcezza,
domani li mantenga
o li sgrani
e con le sue stesse dita invisibili
cancelli l'identità che ci separa
regalandoci la vittoria
di un solo essere finale sotto la terra.

PABLO NERUDA

sabato 2 gennaio 2010

luna piena gennaio 2010


La bianca luna
splende nei boschi;
da ciascun ramo
nasce una voce
sotto il fogliame.
O mia adorata !
Lo stagno riflette,
specchio profondo,
l'intera sagoma
del nero salice
che geme al vento.
Sogniamo, è l'ora.
Teneramente
dal firmamento
che l'astro irida
sembra discendere
la vasta quiete.
E' l'ora squisita
PAUL VERLAINE

Dietro di me sul ramo voglio vederti

Dietro di me sul ramo voglio vederti.
A poco a poco ti trasformasti in frutto.
Non ti costò salir dalle radici
cantando con la tua sillaba di linfa.

E qui sarai dapprima in fior fragrante,
nella statua d'un bacio trasformata,
fino a che sole e terra, sangue e cielo,
ti daran la delizia e la dolcezza.

Vedrò sul ramo la tua capigliatura,
il tuo segno che matura nel fogliame,
che avvicina le foglie alla mia sete,

la mia bocca empirà la tua sostanza,
il bacio che ascese dalla terra
col tuo sangue di frutto innamorato.

PABLO NERUDA

CONCIATA PER LE FESTE


conciata per le feste !
dura ancora molto la bagarre ?
trent'anni x 365x2 record 2010 !!!!!!!!!!!!!!!!
avanti tutta .....................