martedì 10 maggio 2011



10 Maggio 2011



sabato 23 aprile 2011

Pasqua 2011

mercoledì 2 marzo 2011

Non è necessario che tu mi ascolti, non è importante che
tu senta le mie parole,
no, non è importante, ma io ti scrivo lo stesso (eppure sapessi com'è strano,per me, scriverti di nuovo,
com'è bizzarro rivedere un addio....)
Ciao, sono io che entro nel tuo silenzio.

Che vuoi che sia se non potrai vedere come qui ritorna
primavera
mentre un uccello scuro ricomincia a frequentare questi
rami,
proproo quando il vento riappare fra i lampioni, sotto i
quali passavi in solitudine.
Torna anche il giorno e con lui il silenzio del tuo amore.

Io sono qui, ancora a passare le ore in quel luogo chiaro
che ti vide amare e soffrire................

Difendo in me il ricordo del tuo volto, così inquietamnte
vinto;
so bene quanto questo ti sia indifferente, e non per
cattiveria, bensì solo per la tenerezza
della tua solitudine, per la tua coriacea fermezza,
per il tuo imbarazzo, per quella tua silenziosa gioventù
che non perdona.

Tutto quello che valichi e rimuovi
tutto quello che lambisci e poi nascondi
tutto quello che è stato e ancora è, tutto quello che
cancellerai in un colpo
di sera, di mattina, d'inverno, d'estate o a primavera
o sugli spenti prati autunnali - tutto resterà sempre con
me.

Io accolgo il tuo regalo, il tuo mai spedito,leggero
regalo,
un semplice peccato rimosso che permette però alla mia
vita di aprirsi in centinaia di varchi
sull'amicizia che hai voluto concedermi
e che ti restituisco affinchè tu non abbia a perderti.

Arrivederci, o magari addio,
Librati, impossessati del cielo con le ali del silenzio
oppure conquista, con il vascello dell'oblio, il vasto mare
della dimenticanza.

Josif Aleksandrovic Brodskij